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Il robot che permette a tutti di suonare il piano: Universi “interroga” gli studenti del Volta

La redazione di "Universi" ha provato con le proprie mani (è proprio il caso di dire) il "musical spider", che l'anno passato ha permesso agli studenti dell'Istituto "Volta" Borgonovo Val Tidone di vincere per il terzo anno consecutivo le Olimpiadi nazionali di robotica

La redazione di Universi prova il musical spider

La redazione di “Universi” ha provato con le proprie mani (è proprio il caso di dire) il “musical spider”, che l’anno passato ha permesso agli studenti dell’Istituto “Volta” Borgonovo Val Tidone di vincere per il terzo anno consecutivo le Olimpiadi nazionali di robotica. Nel corso dell’ultima riunione di redazione abbiamo infatti ricevuto la gradita visita degli studenti Gabriele Quinti, Kamalvir Lal e Debora Blaga, accompagnati dai loro prof Angelo Maggi, Elena Bisi e Maura Cuneo, che hanno portato il prototipo di robot che consente a tutti, anche alle persone con disabilità, di suonare il pianoforte. Un ritorno per i ragazzi del Volta, dopo la prima visita per mostrare un altro progetto vincente, quello della mano robotizzata.

Il dispositivo ingegnato dagli studenti è realizzato con uno spartito che scorre su un leggio motorizzato, mentre un sistema automatico rileva e riconosce le note e due “ragni” – da cui il nome musical spider – posizionati sulle mani e motorizzati movimentano le dita e permettono di suonare il brano. Ecco le impressioni dei redattori di Universi che hanno provato i sistema:

Ho avuto l ‘opportunità di provare il “ragno” ed è stata una sensazione bellissima, anomala ed insolita, per me, che da anni non riesco più a muovere le dita in autonomia. Ho sentito una pressione sulle nocche delle mani e le mie dita hanno iniziato a muoversi a suon di musica. Una sensazione emotivamente forte ed incoraggiante . Sarebbe stupendo se fosse disponibile sul mercato e tutti ne potessimo usufruire, anche a scopo terapeutico e riabilitativo.
Alex Manfrin

Anche quest’anno siamo riusciti ad avere tra noi alcuni elementi, professori e studenti, che fanno parte della squadra di robotica dell’Istituto Tecnico Volta di Borgonovo. Quest’anno ci hanno portato a vedere la loro ultima invenzione, il cosiddetto “ragno robotico” che aiuta a suonare la tastiera tramite dei motorini che aiutano a muovere ciascun dito della mano, di cui ci hanno consentito una prova pratica. E’ stato emozionante avere questo appoggio robotico sulle mani che mi ha consentito di suonare alcune note sulla tastiera. E’ davvero interessante quello che fanno perché potrebbe servire a chi ha problemi motori alle mani. Bella davvero la passione che ci mettono sia i ragazzi che i professori che si mettono in gioco per trovare nuove strategie che possono aiutare le persone con disabilità. Da parte mia ho proposto come nuovo progetto qualcosa che aiuti le persone con difficoltà come me a mangiare da soli. Spero davvero che trovino qualche azienda disposta ad appoggiarli per fare dei prototipi e brevettare le loro idee.
Roberta Capannini

Un esempio di “buona scuola” rappresentato dal professor Maggi e dai suoi studenti dell’Istituto Volta di Borgonovo a Castel San Giovanni. Noi di Universi abbiamo vissuto un’esperienza particolare e molto interessante, perché, invece delle nostre solite interviste con domande e risposte, abbiamo assistito con grande curiosità alla presentazione di alcuni prototipi di invenzioni progettate e realizzate direttamente da un gruppo di studenti dell’Istituto Volta sotto la guida del professor Maggi e di alcune sue colleghe. L’aspetto più significativo, oltre alle capacità esecutive, unite al costo modesto di questi modelli che hanno vinto anche dei concorsi nazionali, è stata la constatazione che questi “ausili” potrebbero essere veramente utili alle persone con gravi difficoltà nell’uso delle mani se solo delle aziende del settore investissero in questi prototipi. Il gruppo del Volta ci ha mostrato in particolare l’utilizzo del “ragno”, come hanno chiamato due aggeggi in cui si inseriscono le dita delle mani, collegati con fili elettrici a un computerino minuscolo, che aziona il movimento meccanico delle dita a contatto con una tastiera, riproducendo così le varie note come se un disabile suonasse il pianoforte. Anche gli altri dispositivi che ci hanno mostrato si sono rivelati efficaci per sopperire al deficit motorio degli arti superiori. Quello che, però, mi ha coinvolto maggiormente è stato il rapporto umano che si è instaurato fra questi docenti straordinari e i tre alunni presenti, fondato sulla stima reciproca, sulla passione comune e sulla collaborazione su un piano paritetico. Questa iniziativa dimostra che la scuola può funzionare ed essere educativa se si stimolano gli studenti a sviluppare interessi concreti che vanno aldilà del programma scolastico e permettono di acquisire competenze e autostima che serviranno molto quando i ragazzi entreranno nel mondo del lavoro.
Chiara Ruggeri

I ragazzi del “Volta” sono in corsa anche per l’edizione 2024 delle olimpiadi nazionali di robotica con due squadre impegnate nei prossimi giorni a Mestre, sede della competizione. Alla redazione di Universi hanno mostrato alcuni progetti in anteprima che verranno presentati per contendere nuovamente il titolo nazionale.

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